LA BALLATA DI SANTE CASERIO

 

Lavoratori a voi è rivolto il canto
di questa canzon mia che sa di pianto
e che ricorda un baldo giovin forte
che per amor di voi sfidò la morte

Eri nello splendore della vita
e non vedesti che lotta infinita,
la notte dei dolori e della fame
che incombe sull’immenso uman carname

--- A te Caserio, ardea nella pupilla
delle vendette umane la scintilla
ed alla plebe che lavora e geme
donasti ogni tuo affetto
ogni tua speme.

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Tremarono i potenti all’atto fiero,
e nuove insidie tesero al pensiero
ma il popolo a cui l’anima donasti,
non ti comprese eppur non ti piegasti

--- E i tuoi vent’anni, una feral mattina
gettasti al vento dalla ghigliottina
e al mondo vil la tua grand’alma pia
alto gridando viva... L’ANARCHIA